prima casa under 36

prima casa under 36 Queste estensioni si applicano agli accordi stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. Infatti, la scadenza originaria del 30 giugno 2022, come previsto dal decreto Sostegni bis, è stata prorogata di sei mesi grazie alla Legge di Bilancio per l’anno 2022. Il limite di età per gli acquirenti di prima casa di età inferiore ai 36 anni è stato esteso di un anno grazie alla legge finanziaria del 2023.
Oltre alla struttura primaria, i benefici si estendono all’acquisizione di un fabbricato accessorio in ciascuna delle categorie catastali C/2 (magazzini e magazzini), C/6 (ad esempio, capannoni e garage) e C/7 (capannoni chiusi o aperti), tutti utilizzati a supporto dell’abitazione primaria.
Entro la durata del sussidio e secondo i requisiti soggettivi previsti, l’acquisto dell’annessione può avvenire contestualmente all’acquisto della residenza principale o ad un atto separato.
Tuttavia, gli sconti non sono disponibili per l’acquisto di una casa classificata come categoria catastale A/1 (case di tipo signorile), A/8 (case in ville), o A/9 (castelli e palazzi di eminente valore storico e artistico).
Tutti gli atti che trasferiscono la proprietà (o una parte di essa) a titolo oneroso, o creano reali diritti di godimento (nuda proprietà, usufrutto, uso, ecc.) delle abitazioni sopra elencate beneficiano dei benefici fiscali.
Le agevolazioni “prima casa” non sono più disponibili, quindi l’imposta di registro è stata portata al 9%, le imposte ipotecarie e catastali sono state standardizzate a 50 euro ciascuna, e verranno applicati interessi e sanzioni. La decadenza dalle agevolazioni “prima casa” (di cui al n. 21 della Tabella A, parte II, allegata al D.P.R. n. 633/1972) comporta la perdita del credito d’imposta (unitamente al recupero dello stesso e all’applicazione di sanzioni e interessi), oltre alle ripercussioni IVA.
Il Decreto Sostegni bis prevede una nuova servitù per l’acquisto della prima casa rinunciando alle imposte di registro, mutuo e catastale per i giovani di età inferiore ai 36 anni con valore ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 40 mila euro annui. Qualsiasi IVA pagata in relazione a un acquisto comporta l’emissione di un credito d’imposta per un importo pari all’IVA pagata. I prestiti messi a disposizione per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di una residenza principale sono esenti dall’imposta sostitutiva.
Le disposizioni della presente clausola sono applicabili agli accordi stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. Nello specifico, la legge di bilancio per il 2023 ha aggiunto un anno in più al sussidio concesso dal decreto “Sostegni bis”.
I giovani di età inferiore ai 36 anni hanno una grande opportunità in questo momento di acquistare una casa con un piano pensionistico 401 (k) o altro, ma l’incertezza economica del paese ha storicamente lavorato contro di loro. Di conseguenza, la quota di prelievi 401 (k) destinati ai giovani è scesa dal 39% nel 2011 al 28% nel 2022.
Le sfide che i giovani affrontano quando acquistano la loro prima casa: una scatola da cui emerge una casa in miniatura
Poiché le banche assorbono più capitale a rapporti prestito/valore più elevati, ottenere un mutuo al 100% è difficile perché ce ne sono così pochi sul mercato.
Tuttavia, con il Decreto Sostegni bis, il Governo di Draghi ha aperto l’accesso prioritario al Fondo Mutui Prima Casa Assicurativo istituendo una nuova disciplina per i minori di 36 anni con un reddito annuo inferiore a 40.000 euro.


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Coloro che hanno meno di 36 anni e che avevano avuto problemi a causa della loro incapacità di versare l’acconto standard del 20% sull’acquisto di una casa ora hanno un maggiore accesso al credito grazie all’intervento statale, che garantisce prestiti da istituti finanziari che forniscono acconti superiori all’80% del prezzo di acquisto.
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Sono le “Misure urgentemente connesse all’emergenza posta dal COVID-19, per imprese, lavoratori, giovani, operatori sanitari e amministrazioni locali” dettagliate nel Decreto Sostegni bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel maggio 2021 (Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73).
Le misure rivolte ai giovani prevedevano di estendere la copertura della garanzia statale ai gruppi con maggiori difficoltà a ottenere credito. ()