postina scomparsa rieti

postina scomparsa rieti RIETI – Torna a parlare il consigliere di Valerio Cipriani, il generale Luciano Garofano. Con il completamento dei test sull’auto della donna e altri ritrovamenti, martedì scorso al Polo Tuscolano di Genetica Forense, inizia a prendere forma il mistero che circonda la scomparsa e la morte della 77enne ex postina Silvia Cipriani, con il nipote Valerio attualmente indagato per l’ipotesi di omicidio volontario. Nel frattempo, un’amica di Cipriani intervistata da una troupe di Canale 5 conferma che era una donna ansiosa che entrava facilmente in uno stato di agitazione, e che il giorno della sua scomparsa, i cambiamenti di orario per il controllo medico e la deviazione casuale del percorso per tornare a casa avrebbero potuto confonderla e farla andare nella direzione sbagliata.



L’attuale serie di ipotesi. Il generale Garofano ha detto: “Abbiamo lavorato in due sessioni di lavoro; il primo dedicato a tutti gli indumenti e le parti umane che sono state trovate nelle vicinanze dell’auto, anche se non erano così vicine; E poi abbiamo analizzato tutte le tracce e gli artefatti che sono stati trovati all’interno dell’auto”. Capisco l’ansia e quel giorno la signora Cipriani può essere stata spaventata dalle variabili incontrate – continua – ma quel viaggio con quella macchina non era nelle sue corde e non è compatibile con i suoi movimenti. Ansia, paura o smarrimento temporaneo contribuiscono alla natura peculiare della scoperta del bosco dello Scrocco di Monteneroed. C’è anche una distanza significativa da quella posizione alle strade asfaltate più vicine. Continuare su una strada del genere farebbe sì che un viaggiatore nervoso si arrenda rapidamente e si giri.
Quello che abbiamo trovato in laboratorio. A proposito delle scoperte: non abbiamo ancora finito tutti i test e i controlli, ma non sembra che ci siano tracce di sangue. Mentre le condizioni di alcuni indumenti sembrano essere coerenti con l’influenza della macrofauna, altri non lo fanno. Tutto ciò approfondisce il mistero, ma rende anche più imperativo continuare a scavare in queste apparenti incongruenze. C’è ancora molto lavoro da fare, compresa l’analisi di tutti i reperti recuperati dalle due località frequentate dalla donna (Rieti e Cerchiara ndr).
Avrai bisogno sia della camicetta che della canottiera. Quindi, sembra che ci sia un’evidente incongruenza con alcuni reperti, in particolare la maglietta intima strappata e la camicetta a maniche corte intatta con fiori, che è una delle principali e sostanziali novità dopo l’esito delle prime indagini. La generalizzazione è chiusa osservando che alcune scoperte sono in stati drasticamente diversi rispetto ad altre. Facciamo finta che qualunque cosa sia accaduta non sia stata un evento casuale, ma piuttosto il risultato di un piano più deliberato. Questo è il motivo per cui è fondamentale resistere fino a dopo la fine degli esami.
La scomparsa di Spuntano, interpretata da Silvia Cipriani, rimane un mistero, come affermato da RIETI. Nel programma di Rete4 “Quarto gradi”, il “mistero di Rieti” è ancora una volta in primo piano, e le ore che precedono la scomparsa sono state ricomposte: la visita medica anticipata presso lo studio medico, il colloquio con la vicina Italia nella casa di via delle Orchidee a Rieti, e la sua partenza frettolosa per tornare a Cerchiara, la pasta troppo cotta trovata nella casseruola, e poi ancora i vari passaggi sotto il

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Ciò è aggravato dal fatto che la camicetta intatta del 77enne, apparentemente intatta, è stata scoperta nel bosco, e una telefonata tra Silvia e un’amica il 21 luglio alle 18:00 avrebbe avuto luogo non il 21 ma un giorno o due prima, espandendo il periodo di tempo in cui non abbiamo idea di cosa abbia fatto o di chi abbia incontrato. ()