pafundi genitori Non solo l’esordio in Serie A, ora anche la convocazione e l’esordio con l’Italia di Mancini in Nazionale maggiore. Classe 2006, Simone Pafundi fa notizia da quando ha giocato circa 25 minuti con la maglia dell’Udinese nell’ultima giornata della scorsa Serie A, nella partita contro la Salernitana. Farà fatica a dimenticare queste soddisfazioni. Ma perché dovrebbe farlo?
Quando parliamo di giovani talenti dovremmo sempre porci prima una domanda chiave: cos’è davvero il talento? E forse ci chiederemo anche: esiste una vera e propria definizione singolare di talento? O la definizione di talento è diversa per ognuno di noi, perché ognuno lo percepisce in modo diverso?
Il fatto che tutti vedano il talento dove forse qualcun altro non lo vede è probabilmente vero, e viceversa, rendendo la domanda molto soggettiva . È anche vero che le realtà oggettive esistono e devono essere riconosciute. Forse possiamo parlare di “talento” nel calcio senza preoccuparci di etichettare un giovane giocatore come “senza talento” se compete costantemente bene contro avversari più anziani nonostante le ovvie differenze di dimensioni, forza, velocità e altri attributi fisici.
Simone Pafundi dell’Udinese è un perfetto esempio di questa linea di pensiero. Napoletano di sangue, friulano di nascita, classe 2006 che milita in una Primavera composta dal 2003 e dal 2004. Proprietario inamovibile della squadra di Jani Sturm che ha vinto l’ultima Spring 2 con una fantastica rimonta, una rimonta su Parma e Brescia al primo posto costruita con sette vittorie consecutive nelle ultime sette (compresi i due scontri diretti) (compresi i due scontri diretti). Segna molto e si allena con la Prima Squadra da febbraio da quando Gabriele Cioffi era in panchina. Stiamo parlando di un talento, no? Siamo tutti d’accordo?
Simone nasce a Monfalcone il 14 marzo 2006 da genitori napoletani trasferitisi in Friuli. A partire da quando aveva solo cinque anni, ha giocato nella squadra locale della sua città natale, una città di 30.000 persone situata a circa 20 chilometri dalla sua provincia natale di Gorizia e a circa 40 chilometri da Udine, uno dei porti più noti d’Italia e situato non lontano da Trieste.
Ha trascorso tre anni come membro delle squadre giovanili di quella che oggi è l’Unione Fincantieri Monfalcone (un club di Promozione che è ripartito dalla terza categoria). Questo è un momento in cui Simone dimostra il suo straordinario talento. Ciò è evidenziato da un fattore, una stranezza, che ha seguito il giovane Pafundi per tutta la vita: è sempre il più giovane di un gruppo di ragazzi che sono significativamente più grandi di lui. Di solito inizia i suoi giochi in età più giovane di quanto non sia in realtà per attirare più attenzione.
Ha catturato l’attenzione di tutti fin dall’inizio quando, alla tenera età di otto anni, ha partecipato a un torneo con la sua squadra di club Monfalcone a Rivignano, un piccolo paese non lontano da casa sua. Il torneo è stato pubblicizzato come per la classe del 2004, ma è nato nel 2006. Ha maturato e perfezionato le qualità che ha mostrato all’età di 8 anni.
Possiedi riflessi fulminei, incredibile rapidità e la capacità di saltare qualsiasi ostacolo sulla tua strada per segnare più gol. Oppure i suoi compagni potrebbero segnarli senza di lui, come è successo nel torneo contro l’Udinese. Non ha segnato, ma ha avuto un assist e ha anche colpito la traversa. Nei nostri ricordi, si univa spesso ai gruppi di gioco di bambini che avevano un anno o due più di lui.
Secondo quanto riferito dall'edizione odierna de Il Mattino, il Napoli ha chiesto all'Udinese del baby talento 16enne Simone #Pafundi, il primo classe 2006 a debuttare in serie A. Genitori napoletani, viene considerato una delle stelle del nostro calcio giovanile. pic.twitter.com/Kk1A7utGQh
— DNS Ai Tempi Nostri – Diego (@Diego31883) June 24, 2022
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L’Udinese non ci ha pensato due volte prima di annotare il suo nome e mettersi in contatto con i suoi cari durante l’estate. L’Udinese mi ha chiamato per te, e sono molto interessati a firmarti, Simo. Quando aveva otto anni, sua madre era tornata da un viaggio nell’oceano e gli aveva detto questo. Visualizza l’anticipazione.
Inoltre, le sue dimostrazioni positive sono state rapidamente riaffermate. Nella sua prima stagione con l’Udinese, 2014-15, ha lasciato il segno con la maglia bianconera per la prima volta. In un torneo diverso, questa volta a Levico Terme, si è esibito egregiamente nonostante abbia affrontato i campioni della classe 2004 Juventus e Inter. Cosa dovremmo portare via da questa esperienza? Vincitore del premio “Miglior giocatore del torneo” è stato Simone Pafundi. ()