morte balestra

morte balestra Renato Balestra, stilista, si è spento questa sera, 26 novembre, a Roma. L’età dell’icona della moda 98enne che era considerata “la decano” era adatta. Fabiana, Federica e la cugina Sofia hanno dato la notizia ad Ansa che avrebbero assunto la gestione del marchio. La messa funebre per Renato Balestra si terrà a Santa Maria del Popolo a Roma il 29 novembre.



Renato Balestra venne al mondo il 3 maggio 1924 a Trieste. I suoi genitori erano entrambi architetti e ingegneri. Quando era più giovane, si dedicò alle arti. Una presentazione casuale tra alcuni dei suoi amici e il Centro Moda Italiano ha portato all’inizio della sua carriera di successo nel settore della moda (CMI). Abbandonò il college nel 1953 per terminare il suo apprendistato presso lo studio veneziano del maestro Jole Veneziani. A partire dal 1954, ha lavorato per Emilio Schubert, Maria Antonelli e le sorelle Fontana a Roma. Ha mostrato per la prima volta le sue collezioni negli Stati Uniti, da Los Angeles a New York City, nel 1958. Si è fatto un nome a Hollywood vestendo attrici famose come Liz Taylor, Claudia Cradinale e Candice Bergen. Il suo primo Atelier, a Roma, nasce nello stesso anno, il 1959.
In quegli anni, su un abito corto di raso, nasceva l’ormai iconica “Blu Balestra”; una tonalità blu brillante, magica e senza tempo che è diventata il simbolo inconfondibile della Maison. È stato uno dei primi designer a vedere le licenze come un modello di business praticabile quando ha introdotto il profumo Balestra nel 1978. Da allora, si è espanso in altri campi come cosmetici, valigeria, occhiali e persino articoli per la casa. Tra i suoi numerosi crediti teatrali c’è Cos (se vi pare) del 1985, sotto la regia di Franco Zeffirelli, per il quale ha disegnato i costumi. Nel 2013, insieme ad AltaRoma, ha lanciato “Be Blu Be Balestra”, un concorso per giovani talenti che reinterpretano l’iconico “Blu Balestra” sotto la sua guida, a causa della sua visione per la prossima generazione di designer.
È scomparso Renato Balestra, designer triestino la cui omonima casa natale ha trasferito la sua casa natale a Roma. Le sue figlie, Federica e Fabiana, insieme alla nipote, Sofia, prenderanno ora le redini della casa di moda dopo la sua morte all’età di 98 anni. Il couturier aveva dedicato tutta la sua vita all’alta moda. Hanno annunciato che, anche se devastati da questa tragica perdita, non avrebbero mai dimenticato quest’uomo straordinario. La sua curiosità e dedizione al suo mestiere lo hanno reso un’icona mondiale dell’alta moda italiana.
Renato Balestra, appassionato sostenitore delle arti fin dalla sua nascita a Trieste nel 1924, era un uomo dai molti talenti. In effetti, è inciampato nell’industria della moda quando alcuni studenti di ingegneria della sua università gli hanno chiesto di creare un abito per una delle loro compagne di classe. Da quel golia nato da una scommessa di gioco è arrivato un vincitore inaspettato: Renato Balestra. I suoi amici avevano inserito lo schizzo che aveva disegnato in un concorso senza dirglielo.
Il futuro di Balestra era chiaro una volta chiuso il libro sul suo tempo come ingegnere, e ha fatto il passo successivo lungo quel percorso iniziando apprendistati presso le case di moda di Jole Veneziani, Sorelle Fontana e Schuberth. Nel 1960, ha aperto il suo primo atelier in via Sistina a Roma, e fin dall’inizio, la sua estetica del design si è concentrata sull’alta moda, in particolare sull’allungamento e l’adulazione della forma femminile. Famose attrici di Hollywood come Liz Taylor, Candice Bergen, Cyd Charisse, Linda Christian e Claudia Cardinale sono tra le molte che hanno indossato i suoi modelli. Gina Lollobrigida e Sophia Loren arrivano ultime.
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Renato Balestra è anche accreditato per aver creato il colore Blu Balestra del marchio, che ha affermato essere il risultato dei suoi esperimenti di colore. Numerose sono anche le collaborazioni con il mondo del balletto e dell’opera, come i costumi La Cenerentola di Rossini per il Teatro dell’Opera di Belgrado e i costumi de Il Cavaliere della Rosa di Strauss per il Teatro Verdi di Trieste.