mia martini morte

mia martini morte Domenica Rita Adriana Bert (Roma, 20 settembre 1947 – Roma, 12 maggio 1995) è stata una cantante, compositrice e chitarrista italiana. [1] [2] Ha una delle voci femminili più distintive della musica italiana e le sue interpretazioni sono spesso elogiate per la loro profondità di sentimento e potenza emotiva, guadagnandosi il plauso di una vasta gamma di professionisti del settore.



Uno dei migliori album italiani di interprete femminile, il suo album d’esordio Oltre la collina contiene il singolo di successo “Padre davvero”.
[5] Con successi come “Piccolo uomo”, “Donna sola”, “Minuetto”, “Inno”, “Al mundo”, “Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto”, “Per amarti” e “La costruzione di un amore”, è diventata una delle musiciste più popolari della musica italiana nel 1970. Solo un’altra interprete femminile ha mai ricevuto due premi consecutivi al Festivalbar, cosa che ha fatto nel 1972 e nel 1973. [6] [7] [8]
Nel 1977, Mia Martini incontra Charles Aznavour, con il quale inizierà una collaborazione musicale, e il cantautore Ivano Fossati, con il quale inizierà un legame creativo e romantico.
Dopo aver subito due interventi chirurgici alle corde vocali, che hanno alterato il timbro e l’estensione della sua estensione, ha fatto il suo ritorno musicale nel 1981.
Dopo la sua morte nel 1995, il Premio della Critica che ha vinto nel 1982 per la sua interpretazione di “E non finisce mica il cielo” di Fossati al Festival di Sanremo è stato ribattezzato in suo onore come Premio della Critica “Mia Martini”.
Nel 1983, le fu impedito di esibirsi in qualsiasi spettacolo di musica dal vivo o televisivo, trasmissioni radiofoniche o concerti perché i suoi colleghi e l’industria musicale nel suo complesso credevano che portasse sfortuna. Passarono sette anni prima che tornasse sotto i riflettori per suonare di nuovo, questa volta al Festival di Sanremo, dove la sua interpretazione di “Almeno tu nell’universo” le valse un nuovo giro di popolarità dopo che era stata assente a causa delle calunnie contro di lei.
Mia Martini continuò a riscuotere successo negli anni successivi con brani come “Gli uomini non cambiano”, “La nevicata del ’56” e “Cu’ mme”, quest’ultimo frutto della collaborazione con Roberto Murolo. Ha cantato Libera nel 1977 e Rapsodia nel 1992 per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest.
Il corpo di Mia Martini fu scoperto nella sua casa di Cardano al Campo il 14 maggio 1995. La sua morte è stata determinata come dovuta ad un arresto cardiaco, anche se le circostanze che circondano la sua morte non sono ancora chiare a molti.
Sono passati quasi 26 anni dal giorno in cui il popolo italiano ha saputo del ritrovamento del corpo della grande Mia Martini attraverso le commoventi parole di Mara Venier. Ulteriori indagini hanno verificato che l’artista era morto il 12 maggio 1995, anziché il 14 maggio. Sebbene un’autopsia condotta su richiesta della corte abbia stabilito che il cantante, allora appena quarantottenne, era morto per un arresto di cuore, le domande persistenti della tragedia persistono fino ad oggi.

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Il pubblico ricorda Mia Martini per i suoi enormi successi e la sua incredibile voce, ma la sua narrazione include anche una grande quantità di dolore e terribili calunnie che hanno ingiustamente danneggiato la sua carriera. Scopri tutto ciò che è stato scoperto sugli ultimi anni e sulla tragica morte di Mia Martini proprio qui.
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Mia Martini è deceduta a causa di un infarto. L’autopsia eseguita sui resti del cantante prima che fosse cremato lo ha confermato, tuttavia le cause alla base di questa tragedia rimangono sconosciute. La famiglia ha a lungo contestato che il musicista si sia tolto la vita e ha costantemente confutato le voci secondo cui l’uso di droghe è stata la causa della sua morte, che ha iniziato a circolare poco dopo la tragedia.

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All’epoca, molti ipotizzarono che i sintomi di Mia Martini fossero dovuti a fibromi uterini, ma questa diagnosi non fu mai confermata ufficialmente. Le accuse che la sorella di Mia Martini, Loredana Bert, ha sempre rivolto al padre di Mia, con cui Mim aveva recentemente deciso di riunirsi dopo una lunga separazione, hanno anche contribuito al mistero che circonda l’omicidio di Mia nel corso degli anni.