Incidente scuola bergamo: È possibile che lo zucchero utilizzato nelle prelibatezze sia stato riscaldato a un livello pericoloso. Lo zucchero, che produce una fiamma se viene lasciato riscaldare, può avere lo stesso effetto dell’olio per friggere se viene lasciato continuare a riscaldarsi. Ma non è escluso – ed è su questo che dalle verifiche dei Carabinieri di Treviglio e dei vigili del fuoco di Bergamo, coordinati dalla pm Silvia Marchina – si trattava di materiale infiammabile, all’inizio si parlava anche di una lattina: qualcuno potrebbe aver gettato liquido infiammabile, come il bioetanolo, sulla brace del fuoco. L’incendio che è scoppiato ha ferito un totale di dieci persone, di cui cinque bambini e tre padri.
La più giovane dei feriti è una bambina di soli quattro anni; ha riportato ustioni multiple ed è stata trasportata in aereo all’ospedale Buzzi di Milano in elicottero di soccorso. Un altro bambino della stessa età è attualmente in cura all’ospedale Niguarda di Milano per una grave condizione. Anche questo bambino è ricoverato in ospedale. Il tutto si è svolto poco dopo le 10.30 nel giardino dell’asilo San Zeno, che si trova ad Osio Sopra, che è nella Bassa Bergamo: in uno spazio dell’area verde, tra giochi, tavole, e un orto curato poiché i bambini e gli insegnanti riscaldavano i marshmallow, che sono snack dolci che vengono arrostiti sul fuoco per caramellarli.
La ferita più grave è stata quella di una bambina
Quattro anni che ha riportato ustioni multiple. È stata trasportata in aereo dall’elicottero di soccorso del 118 a Bergamo all’ospedale Buzzi di Milano con la designazione del codice rosso. Ci sono stati cinque bambini che sono rimasti feriti in totale. Un bambino di quattro anni che aveva riportato più ustioni è stato portato in elicottero dal centro di soccorso di Brescia all’ospedale Niguarda di Milano con il codice giallo.
Codice giallo anche per gli altri tre bambini, due bambine di 3 e 5 anni e un bambino di 6 anni, che sono stati trasportati con 118 ambulanze all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con ustioni multiple. L’età delle ragazze va dai 3 ai 5 anni e l’età del ragazzo è 6. C’erano anche tre padri di età compresa tra i 35 ei 40 anni che furono bruciati; le loro condizioni non sono considerate pericolose per la vita.
L’incidente è avvenuto alle 10.30 del mattino nel giardino dell’asilo, che all’epoca sarebbe stato utilizzato per un incontro tra famiglie e insegnanti. I bambini che hanno subito ustioni sono inclusi nella sezione blu.
Oggi il sostituto procuratore incaricato delle indagini, Silvia Marchina, della Procura della Repubblica di Bergamo, ha effettuato un sopralluogo presso l’asilo nido di San Zeno di Osio Sopra, dove questa mattina sono stati bruciati cinque bambini e tre padri. Marchina era presente quando sono state condotte le indagini.
Una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri di Treviglio e dai vigili del fuoco di Bergamo fa pensare che i cinque siano rimasti feriti a causa di un incendio forse causato dal bioetanolo, liquido infiammabile che molto probabilmente è stato gettato sulla brace per alimentare il fiamme. Gli investigatori stanno attualmente cercando di ricostruire chi è stato a versare il liquido sul carbone.
È il secondo incidente che ha avuto luogo nella scuola fino ad oggi. Presso la scuola IPSAR Amerigo Vespucci di via Carlo Valvassori Peroni 8 a Milano, è avvenuta nello zaino di uno studente un’esplosione causata da un power bank, che è una batteria portatile in grado di ricaricare cellulari e personal computer, provocando il panico e alcuni minori lesioni. Gli operatori di Areu e la polizia sono immediatamente intervenuti per aiutare la situazione.
Otto persone sono rimaste ferite nell’esplosione, inclusi sette studenti e un insegnante. Tre delle vittime sono state portate in ospedale per le cure; uno dei pazienti era una ragazza di 17 anni ricoverata all’ospedale San Raffaele per una malattia. Un altro studente e un ragazzo della stessa età sono stati portati all’ospedale De Marchi per la cura dei sintomi dell’inalazione di fumo.
Questi sono i giorni tra la fine dell’anno scolastico e l’inizio dei campi estivi, e tre genitori volontari sono venuti in vacanza per aiutare i bambini a cucinare. È possibile che lo zucchero che è stato scaldato ad alte temperature, o forse lo zucchero che è stato versato dalle caramelle, sia ciò che ha causato l’accensione della fiamma: le fiamme fuori controllo hanno anche provocato ustioni ai tre adulti, tutti che sono padri di età compresa tra i 35 ei 40 anni, ma le loro condizioni non sono buone. importanti (furono portati al Policlinico San Marco di Zingonia).
Anche i genitori rimasti a casa sono stati gettati in uno stato di panico quando hanno appreso la notizia che in principio proveniva dalla scuola di San Zeno. In poche parole, era considerato un interesse in qualcosa di molto più ampio. Due elicotteri, quattro ambulanze, un automezzo, squadre dei vigili del fuoco e pattuglie dei carabinieri di Osio Sotto, Dalmine e Treviglio immed prontamente ha risposto alla scena e ha iniziato a fornire assistenza.
Dagli ospedali dove sono stati trasportati
bBambini sono arrivati i bollettini medici mentre carabinieri e vigili del fuoco sono al lavoro per fare luce sulla dinamica dell’incidente: oltre ai due bambini che soffrono di molteplici ustioni e sono ricoverati negli ospedali milanesi in rosso e giallo, altri tre sono in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; questi bambini hanno rispettivamente tre, cinque e sei anni. Due delle ragazze hanno tre e cinque anni, e il ragazzo Da stamattina c’è stato un flusso costante di mezzi di soccorso, tra cui ambulanze, camion dei pompieri e auto dei genitori, che percorrevano su e giù via Montessori 2 a Osio Sopra. Perché sembra che all’attività ricreativa partecipassero anche mamme e papà.
Dopo lo scoppio di un incendio nella scuola, il parroco di Osio Sopra ha chiesto “piena collaborazione per chiarire” la situazione. “Siamo vicini con affetto alle famiglie e ai bambini, e auguriamo loro che la situazione si risolva nel modo più positivo possibile per tutti i soggetti coinvolti. Il livello di rammarico che proviamo in questo momento è molto alto. Osio Sopra, dove è stato dato alle fiamme un asilo gremito di bambini; il sindaco ha detto: “Aspettiamo buone notizie dagli ospedali”.
Continueremo a metterci a disposizione ea collaborare pienamente a qualsiasi indagine sull’accaduto”. Don Luca Guerinoni, parroco di San Zenone Vescovo a Osio Sopra, la parrocchia proprietaria dell’asilo San Zeno, si è soffermato questo pomeriggio con i giornalisti fuori dal scuola, che conta un totale di 9 sezioni, con 20 bambini del ‘Blu’, che era in giardino quando è avvenuto l’incidente. Guerinoni ha spiegato che l’incidente è avvenuto mentre i bambini stavano giocando in giardino.
“Oggi il sacerdote ha informato la congregazione che sarebbe stato programmato un evento di orienteering, un’impresa che era stata organizzata in collaborazione con i genitori, come testimonia la presenza di tre padri oltre agli istruttori. dinamica dei fatti oltre che delle responsabilità.Voglio esprimere ancora una volta la nostra gratitudine all’insegnante di corpo per il modo in cui ha saputo gestire una situazione sfidante e per aver aiutato con la sua puntualità”.
“Voglio rassicurare le famiglie del mio continuo sostegno. Le indagini in corso dai carabinieri sono ancora nelle prime fasi, quindi non abbiamo ancora informazioni concrete sull’andamento dei fatti. Incrociamo comunque le dita che gli ospedali di Milano e Bergamo, dove è ricoverata la maggior parte dei bambini, ci forniranno presto delle informazioni rassicuranti. La vita di nessuno dovrebbe mai essere in pericolo. Punto”. Lo ha annunciato Edilio Pelicioli, sindaco di Osio Sopra.