Marco castellazzi biologo marino; Biologo marino di formazione, Marco Castellazzi ha conseguito il dottorato in biologia presso l’Università di Pisa. Successivamente, si è impegnato in una serie di attività scientifiche presso prestigiosi istituti di ricerca. Fin dall’infanzia si interessa di scienza, natura e istruzione pubblica. Ha lavorato come giornalista e fotografo subacqueo per diverse pubblicazioni nel settore e da allora si è evoluto in un regista di documentari. L’attività di Subacquea è praticata dal 1980, e tre anni dopo diventa organizzatore di attività subacquea. Si è immerso in quasi tutti gli oceani del mondo e ha lavorato per molti anni come tecnico di acque profonde con alcuni dei detentori di record di apnea più famosi al mondo.
A seguito di un incontro fortuito con una troupe della trasmissione televisiva Lineablu (Rai 1) di Mar Rosso, inizia a lavorare in televisione nel 1994, guadagnandosi il suo primo incarico professionale come consulente marittimo.
Con l’avvio della nuova stagione televisiva
RAI Cultura ha incrementato la copertura del digitale terrestre disponibile per i propri canali; a seguito degli immancabili spostamenti, molti telespettatori, me compreso, hanno assistito all’interruzione di Rai 5, Rai Scuola e Rai Storia e alla necessità di risintonizzare il decoder, operazione non sempre semplice.
Si consiglia a chi non l’avesse ancora fatto di farlo immediatamente per evitare di perdersi i migliori programmi attualmente disponibili. È possibile vedere rare registrazioni teatrali, trasmesse per la prima volta negli anni ’50 e ’60, con alcuni dei più grandi attori del passato, ma ci sono anche programmi dedicati al teatro contemporaneo, al cinema, alla musica, alla danza classica, all’arte, alla letteratura e alla natura documentari storici su Rai 5.
Esempio concreto di servizio pubblico, Rai Scuola, canale 146, è dedicato alla programmazione scolastica e didattica, ma posso assicurarvi che molti dei temi trattati sono appropriati e utili anche agli adulti. Tra i nuovi programmi che sono stati lanciati in questi giorni ce n’è uno chiamato Sorprendente Mente, dal quale credo che molti medici possano trarre beneficio imparando qualcosa di nuovo.
In questo documentario, Marco Castellazzi, rinomato biologo e ricercatore marino, condivide il suo entusiasmo per la comunicazione scientifica, che persegue da molti anni a vario titolo, tra cui giornalista, fotografo subacqueo e documentarista. Il patrimonio di conoscenze ed esperienze maturato nelle sue numerose immersioni in ogni angolo del mondo gli ha dato l’opportunità di lavorare per la prima volta con il team Lineablu nel 1994. (Rai1).
Queste collaborazioni con diversi programmi di Rai 3, tra cui Animali e Animali, Condominio Terra, Alle falde del Kilimangiaro e Nati liberi, sono state documentate nel modo seguente. Dal 1996 è uno dei creatori di Geo & geo (ora Geo), ed è il più noto tra i telespettatori, come dimostra il fatto che, tra il 2011 e il 2013, ha creato lui stesso il sub Geo Scienza categoria all’interno dello stesso programma. Attraverso il suo stile comunicativo coinvolgente, Castellazzi si esprime e trasmette sempre chiaramente le sue intenzioni, anche quando si tratta di argomenti di più difficile comprensione.
“Sorprendente Mente” è un’avvincente esplorazione delle straordinarie capacità della mente umana, nonché dei suoi trucchi e segreti, e inizia con un unico monito: “Quello che vedi e senti non è quello che pensi che sia; è solo il tuo cervello che ti sta ingannando.”
Lo spettacolo alterna esperimenti in studio con ospiti esperti del settore e riprese documentarie di approfondimento sull’argomento. In primo luogo, gli studenti avranno un’approfondita comprensione e comprensione della funzione del cervello, l’organo più grande e complesso del corpo umano.
Marco si avvale della collaborazione di Vanessa Biagiotti, chimica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, nel corso di diverse dimostrazioni di laboratorio. Assieme a lei assiste alla produzione di uno spettacolare fumo da un azoto liquido nel preciso momento in cui, dopo essere uscito dalla bombola ed essere stato esposto alla pressione atmosferica, evapora a perdifiato.
Sulla base della sua precedente esperienza
Il cervello conclude che il liquido è caldo poiché fumante, ma in realtà è molto freddo (196 gradi sotto zero). Tuttavia, è pericoloso quanto l’acqua ghiacciata perché può causare gravi ustioni se viene a contatto con la nostra pelle. Un fiore immerso in liquido subisce il congelamento delle sue cellule e diventa friabile, simile a quello del vetro; quando stropciato tra la dita, è sfrenato.
Daniela Romanazzo, chimica e divulgatrice scientifica dell’associazione Ludis, partecipa a un semplice esperimento per dimostrare che il cervello ha la capacità di accendersi e spegnersi quando si tratta di sensazioni di freddo e di caldo. La convinzione che il metallo sia più freddo del legno o della plastica è fuori luogo; in realtà il metallo, a differenza degli altri due materiali, è un ottimo conduttore termico, e la sensazione di freddo che proviamo quando lo tocchiamo è dovuto al fatto che rilascia immediatamente calore nel nostro corpo quando viene toccato.
Quando immergiamo le mani nell’acqua siamo indotti a credere che le nostre mani siano bagnate, eppure un esperimento condotto in laboratorio ha dimostrato che questa può essere in certi casi un’illusione ingannevole: Daniela invita Marco a immergere due dita in un piccolo contenitore contenente acqua su cui ha spruzzato farina di radice di licopodio; Castellazzi prova subito la sensazione di essere bagnato, mentre la dita di Daniela rimane perfettamente asciutte per il fatto che la sottile farina, che è ricca di grasso, è idrorepellente.
Negli anni successivi ha lavorato a numerosi altri programmi, tra cui La compagnia dell’Arca (Canale 5), Animali e Animali (Rai 3), Condominio Terra (Rai 3), Alle falde del Kilimanjaro (Rai 3) nel ruolo di biologo marino e autore del programma del primo convegno Nati Liberi. Negli anni successivi, ha lavorato su una serie di altri programmi
Una delle illusioni mentali più impressionanti è la “sindrome dell’arto fantasma”, in cui gli oggetti che hanno subito l’amputazione di un’arte ne percepiscono ancora la presenza, anche a distanza di tempo, e possono accusarli di dolore, prurito, e movimento, fino a tentare di raccogliere oggetti con una mano che non c’è più. Questo fenomeno dimostra che a volte possiamo vedere una realtà che è stata creata dalle nostre stesse menti.
Anche gli episodi vertiginosi forniscono un esempio di come il cervello possa infiammarsi: siamo fermi, eppure il terreno sembra muoversi e possiamo vedere tutto vorticare intorno a noi.
Particolarmente suggestiva è la sezione intitolata “In volo”, che inizia con la presenza in studio di un massiccio serpente asiatico noto come Falena Cobra, oltre a magnifici coleotteri in una brillante tonalità di verde smeraldo; queste e altre magnifiche creature esotiche, tutte vive, forniscono a Castellazzi l’ispirazione per parlare innanzitutto dei colori e del loro impatto sulle emozioni umane, e quindi sul nostro cervello.
No, gli antichi Egizi e i Cinesi utilizzavano la cromoterapia, che consiste nello stimolare la produzione di collagene attraverso l’uso dei colori e ancora oggi è praticata, soprattutto in Oriente, come trattamento alternativo. Il colore nero è associato all’autorità e al potere (si pensi all’era fascista degli anni ’30), ma può anche far risaltare chi lo indossa sembra stoico o agitato. Sebbene entrambi i colori siano rilassanti, il rosso è il più intenso dal punto di vista emotivo. Aumenta la frequenza cardiaca e la respirazione, rappresentando anche l’emozione dell’amore.
Dalla loro nascita, rispettivamente nel 1996 e nel 1999, sono da lui prodotti i programmi Geo&geo e Cose dell’altro Geo (Rai 3) e dal 2011 è anche conduttore della trasmissione e conduttore del segmento Geoscienza.
Per via delle persone con cui ha lavorato in questi anni che gli hanno riposto la loro fiducia, come Donatella Bianchi, Licia Col, Anna Amendola e Sveva Sagramola, il lavoro in televisione, iniziato come una parodia, si è evoluto nel suo fonte primaria di reddito. Trekking, equitazione, alpinismo, sci, paracadutismo, kitesurf e altri sport all’aria aperta sono tra le sue attività preferite.